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I
guanti obbligatori:
in pizzo o in tulle, d’estate, in raso pesante,
morbido capretto o pelle avvolgente, in inverno.
In tinta con l’abito, corti se questo è poco
scollato con manica lunga, altrimenti lunghi al
gomito. Vanno sfilati e appoggiati
sull’inginocchiatoio davanti al bouquet in
chiesa, e sulla sedia in comune, e indossati al
termine della cerimonia.
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Lingerie:
sceglila con cura per
sentirti sensuale e raffinata, mai
eccessiva. Avvolgente ma non costrittiva, di
color bianco, avorio o nudo, in pizzo o
microfibra leggera, impalpabile, morbida, con
cuciture invisibili che non compaiano sotto
l’abito aderente. Un bel reggiseno con coppe ben
disegnate e sostenute, può garantire un effetto
scultoreo al seno, nel caso in cui tu abbia
scelto un modello scollato. Le spalline del
reggiseno o del body, all’occorrenza spostabili
sono utili per adattarsi ad abiti con
drappeggi.. Revival per coulotte e slip
sgambatissimi con elastici piatti e invisibili;
no a tanga e perizomi.
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Calze:
sì alle calze anche in
estate (ma non con i sandali
aperti),autoreggenti, con reggicalze o collant,
per essere più comoda. Velatissime da 10
den, effetto nudo; la loro funzione è quella di
esaltare la forma sinuosa della gamba
accostandosi come colore alla nuance dell’abito:
Si suggerisce pertanto di portarne con sé alle
prove di diversa sfumatura: dal neutro
all’avorio lattiginoso, Evita le calze coprenti
che appesantiscono la caviglia; anche in inverno
sceglile al max da 20 den. Acquistane un paio di
scorta da mettere nella trousse per le
emergenze. Se desideri un tocco sexy: la
“giarrettiera della sposa”, rigorosamente bianca
o con fiocchetto rosso portafortuna.
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Borsetta:
sino a poco tempo fa
vietata per la cerimonia religiosa, ultimamente
è ammessa se, portata al polso, piccola, anzi
piccolissima, e solo con abiti a tubino o
avvolgenti, realizzata dello stesso tessuto, o
in pelle morbidissima ricamata in oro o argento
e impreziosita con cristalli e perline. Per la
cerimonia civile si consiglia poco appariscente,
nella tinta dell’abito o della stessa pelle
delle scarpe, ma sempre in nuance con l’abito.
Una piccola trousse, con l’occorrente per un
veloce ritocco al trucco, va affidata ad
un’amica
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Scarpe:
data l’importanza
della funzionalità di questo accessorio
ti consigliamo di valutarne sia la comodità
sia l’estetica. E’ preferibile
sceglierle tra quelle proposte nel negozio dove
acquisterai l’abito per ottimizzare l’effetto di
insieme. Per l’abito lungo, si consigliano
dello stesso tessuto; per l’abito corto, anche
in pelle o capretto, con un effetto cromatico
ton sur ton sapientemente adeguato. Se opti per
un negozio di calzature di fiducia, porta un
campione del tessuto dell’abito per verificare
l’effetto accostamento.
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Relativamente
al “tacco”, a rocchetto , a spillo, a
cono a campana, cubano, è opportuno valutare
alcune variabili legate ai centimetri:
l’altezza dello sposo, il modello
dell’abito, la propria capacità a camminare
con sicurezza e disinvoltura con calzature
dai tacchi alti o altissimi. Fatte queste
premesse, sceglile tenendo sempre presente
la “comodità”, che di per sé suggerisce di
non eccedere con l’altezza del tacco.
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I modelli
preferibili sono quelli classici con punte
arrotondate o lievemente smussate, che si
armonizzino con l’abito, soprattutto se è
lungo. Secondo la stagione si possono
scegliere decoltè, charleston, ballerine, ma
anche modelli aperti sul tallone o in punta;
i sandali gioiello, ultimamente molto visti,
tuttavia, lasciando scoperte le dita, non
possono essere considerati
veramente“eleganti”. In inverno, in
accostamento a vestiti che lo richiedono, si
possono scegliere anche stivaletti
stringati. Un ultimo suggerimento riguarda
il calzare le scarpe ,in casa, per un paio
d’ore, almeno qualche giorno prima, per
evitare l’effetto sorpresa.
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